VISITARE TORINO | PIEMONTE

Torino è davvero una città meravigliosa. Non a caso difende il suo nome per essere stata la prima capitale d’Italia?  Con la sua storia ed eleganza indiscussa, passeggiare per le vie di Torino equivale a tutti gli effetti, provare una sensazione di estasi solo osservando l’architettura razionalista perfettamente in armonia con le decorazioni liberty ed art decò. Ci sono luoghi ed attrazioni torinesi per cui non vedevo letteralmente l’ora di visitare da anni! Oggi posso finalmente mettere una spunta a queste voci e non mi resta che raccontare la mia esperienza! La mia prima visita a Torino è stata molto breve ma intensa, sono stata infatti solo un paio di giorni in cui ho voluto concentrare la visita di quasi tutte le attrazioni più famose e dedicare gran parte del mio tempo a quello che mi appassiona di più durante i miei viaggi: l’arte in tutte le sue forme. Per iniziare il mio tour Torinese ho scelto di visitare il Museo Egizio, considerato per valore e quantità di reperti, il più importante museo sulla civiltà nilotica al mondo subito dopo il Museo del Cairo. Nonostante la mia passione per gli antichi egizi sia ormai ferma alla tenera età, i miei continui studi su comunicazione e fruibilità museali mi hanno spinta a provare l’ebrezza di una visita. Ed infatti è stata un’incredibile e magnifica esperienza di visita. Subito dopo sono passata per la parte più contemporanea di Torino, al Museo Lavazza, che già dall’esterno comunica il suo slogan più famoso alla città: “Il Caffè è un piacere, se non è buono, che piacere è?” recitava Nino Manfredi negli anni ottanta nel celebrassimo spot. Un percorso sensoriale ed emotivo nella cultura globale del caffè e attraverso la storia della famiglia Lavazza. Un occasione per scoprire più a fondo e immergersi nelle meraviglie del mondo del caffè. Successivamente, ci tenevo molto a fare un salto anche alla Fondazione Merz, che per chi come me ama l’arte contemporanea o semplicemente è appassionato dell’arte di Merz, è davvero una gran bella esperienza. Fondata nel 2005, nasce come centro d’arte contemporanea capace di ospitare non solo mostre, ma anche attività educative e di ricerca. La Fondazione alterna mostre dedicate ovviamente a Mario e Marisa Merz a momenti di riflessione e studio di altri artisti italiane e internazionali concentrandosi molto spesso su progetti site-specific. Il secondo giorno invece, è stato completamente dedicato alla visita che più di tutte mi ha spinto a viaggiare verso Torino: La Pinacoteca Agnelli e la Pista 500, all’interno del celebre Lingotto, l’ex stabilimento FIAT si trova la collezione d’arte privata appartenente alla famiglia Agnelli, con opere dal calibro di Picasso, Matisse, Manet e molti altri Attualmente la collezione si estende anche fuori dagli spazi del museo, infatti è nato un ambizioso progetto d’arte contemporanea all’aperto che arricchisce la Pista 500 con una serie di installazioni artistiche e ambientali che dialogano con l’architettura del Lingotto. Questa volta ho dedicato la concentrazione su arte e cultura anche una volta tornata in hotel, scegliendo un posto dove non solo potessi sentirmi a casa lontana da casa, ma che unisse la mia passione per l’arte al benessere e al buon riposo. Per la mia prima visita Torinese ho scelto di soggiornare al Duparc Contemporary Suites, in zona San Salvario, comodamente servita dai mezzi di trasporto pubblici (dista dalla stazione circa 15 minuti di autobus o metro). Una struttura dove poter ammirare la città con una vista mozzafiato e usufruire di ogni tipo di comfort. Ho avuto il piacere di provare la loro Junior Suite caratterizzata da un arredo minimalista, contemporaneo e super accogliente. Mi sono concessa poi un tardo pomeriggio in Spa in cui ho ricaricato le energie grazie alla vasca idro massaggio e la doccia emozionale, per poi provare il loro ristorante specializzato in piatti pesce a cui ho lasciato il cuore per due sere di seguito. La scelta dell’hotel ha sicuramente contributo al mio innamoramento verso la città di Torino e al benessere durante la mia prima visita di questa città. Che dire, non vedo l’ora di tornare!

 

 

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