JEFF KOONS, SHINE | PALAZZO STROZZI, FIRENZE

“Non si tratta di trovare rilevanza, perfezione o imperfezione negli oggetti, ma si tratta di accettare te stesso e poi di uscire e accettare gli altri.”  Jeff Koons

A Palazzo Strozzi di Firenze, fino al 30 Gennaio 2022, c’è una nuova grande mostra dedicata a Jeff Koons, non solo un semplice artista contemporaneo, ma una delle figure più discusse ed importanti del panorama artistico a livello mondiale. La mostra, curata da Arturo Galasino e Joachim Pissatto, porta una selezione delle opere più celebri prodotte in oltre quarant’anni di carriera, dagli anni settanta ad oggi. E che, hanno fatto particolarmente parlare di esse: sono presenti tra le opere che hanno segnato e rivoluzionato l’intero sistema dell’arte internazionale. “SHINE” è il titolo che descrive alla perfezione il concetto di lucentezza, il riflesso o la luce emessa da un oggetto, inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire. La lucentezza è un fenomeno estetico che cattura e affascina l’occhio. . Attraverso il riflesso Koons dimostra come l’arte sia un’esperienza viscerale che coinvolge i sensi. Il brillante acciaio inossidabile e i colori vibranti portati a una finitura a specchio elevano gli stati d’animo, creano sentimenti di euforia e producono esperienze intensificate della realtà. Le sue superfici luminose forniscono un segnale visivo, che attesta la presenza dello spettatore nello spazio, ricordando loro che fanno parte di una comunità e di un dialogo più ampio

La mostra ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei e collezioni private. Il percorso inizia già dal cortile entrando a Palazzo Strozzi, che accoglie il suo Balloon Monkey in blu, che con una lunghezza di circa 6 metri e un peso di quasi 5 tonnellate, rende in scala monumentale un animale fatto di palloncini che di solito si trova al party di compleanno di un bambino: un oggetto che suscita ricordi di feste e liete ricorrenze. L’intera mostra è stata sviluppata a stretto dialogo con l’artista, ha valenze differenti nelle diverse culture, ma è universalmente legata a temi come giocosità, intelligenza, sessualità e fertilità. L’acclamatissima carriera di Koons viene raccontata attraverso le celebri sculture in metallo perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set,  per la serie Luxury and Degradation, dove vuole dimostrare come inseguire immagini astratte di ricchezza e desiderio conduca alla disperazione. Gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit e Balloon Dog, dove ne è presente una delle cinque versioni uniche in rosso, alto oltre tre metri, ha lavorato con una fonderia specializzata nel produrre e rifinire le numerose parti in acciaio inossidabile dell’opera. Desiderava che la scultura imitasse, sia internamente che esternamente, le strette torsioni e le curve di un palloncino gonfiato da un clown a una festa. Fino ad arrivare alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk, o alla re-invenzione dell’idea di ready-made ispirato a Duchamp con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank.

I suoi lavori sono riusciti ad entrare nell’immaginario collettivo, grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare: dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di SHINE, un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato del termine SHINE è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte. Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale. Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda.

 «Il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte». Jeff Koons

Con Marcel Duchamp ed Andy Warhol come primaria fonte di ispirazione, Koons realizza opere che hanno suscitato un ampio dibattito critico e innescato polemiche, ottenendo però allo stesso tempo uno straordinario successo. La sua arte unisce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l’opera d’arte agisca quale metafora più ampia della società e della comunità.

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