DORMIRE A CIVITA DI BAGNOREGIO, LA CITTA’ CHE MUORE

Nella Valle dei Calanchi, tra il lago di Bolsena e la Valle del Tevere, si trova il Comune di Bagnoregio in provincia di Viterbo, che vanta la sua fama grazie ad una piccola frazione di comune, situata in una posizione isolata e raggiungibile solo ed esclusivamente attraverso un unico ponte pedonale alto oltre 440 metri e costruito nel 1965: Civita.

Famosa soprattutto per essere definita “La Città che muore”, abitata solo da undici persone a causa del suo isolamento dovuto dalla progressiva erosione della collina su cui si poggia. Nonostante l’intera frazione rischia infatti di scomparire, oggi è anche diventato uno dei borghi più belli d’Italia. L’area deve questo aspetto a causa della veloce erosione e dalle frane, essendo formata per la maggiore da materiale argilloso di origine marina, tufo e lava. Come accennato prima, il ponte può essere percorso solo a piedi, escluse le particolari esigenze per chi vive e lavora in questo borgo, che autorizzato dal comune di Bagnoregio può percorrerlo a bordo di cicli e motocicli.

Talmente frequentato da turisti e semplici curiosi, dal 2013 il Borgo di Civita è diventato a pagamento negli orari di maggiore frequentazione (8-20) e sono messi a disposizione diversi parcheggi nelle aeree a ridosso del borgo affinché si possa lasciare l’auto in sicurezza. Una volta entrati nell’antico borgo, ci si può trovare immersi in un particolare scenario il cui tempo si è fermato al medioevo, estremamente curato e pittoresco. Passeggiando si incontrano diverse abitazioni in stile medievale, la piazza principale a cui si affaccia la Chiesa di San Donato, un magnifico esempio di architettura viterbese del cinquecento e al suo interno si può ammirare uno splendido crocifisso in legno realizzato in area fiamminga alla fine del XVI secolo. Proseguendo si arriva a Palazzo Alemanni, sede del Museo di Civita dove si possono consultare informazioni a carattere geologico e illustra il particolare rapporto tra Civita e il suo territorio.  Una visita al borgo di Civita è sicuramente esperienza particolarmente suggestiva, è infatti stato luogo di moltissimi set cinematografici ed addirittura stato d’ispirazione per Haiyao Miyazaki, durante la realizzazione del celebre film Laputa, il castello nel cielo. 

La principale attrazione del borgo è “perdersi” attraverso le vie ed esplorare ogni piccolo angolo e scoprire gli scorci più segreti e suggestivi, senza seguire un particolare itinerario o percorso preciso, fino ad arrivare a stupirsi della maestosità del Belvedere, una piccola piazzetta affacciata a strapiombo dei calanchi, da dove si può ammirare una splendida vista.

Non appena si avvicina l’imbrunire, i lavoratori e i visitatori si preparano a lasciare il borgo dopo aver trascorso la loro giornata all’insegna del turismo: si abbassano le saracinesche delle botteghe, si chiudono le porte dei ristoranti ed il borgo inizia pian piano a svuotarsi: io, durante la mia visita, ho avuto l’immenso piacere di rimanere e di dormire presso una locanda del posto, che affaccia direttamente sulla piazza principale e mi ha dato la possibilità di godermi a pieno la pace assoluta che solo un luogo del genere può regalarti.

 

 

 

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